- 27/05/2015, 0:22
#4611
Ciao a tutti!
Appena ieri sono rientrato da un viaggio in Malesia.
Durante il mio soggiorno, ho avuto modo di seguire parzialmente le orme di Heuvelmans, visitando lo Stato Johor, situato nella parte Sud della Malesia peninsulare.
In particolare, ho avuto la fortuna di affrontare un trekking nel Parco Nazionale Endau-Rompin, che farebbe parte dell'areale di distribuzione dello Jarang Gigi. Le riflessioni e gli indizi raccolti da Heuvelmans sono perfettamente riassunti nell'ultimo articolo della sua vita, pubblicato in anteprima mondiale proprio su Criptozoo (http://www.criptozoo.com/it/criptozoolo ... A8-tra-noi). Per questo motivo non mi dilungherò nel riassumere gli indizi dell'esistenza di questa creatura.
Mi interessa invece riportare quanto da me appreso direttamente sul posto. Sebbene il mio soggiorno sia stato breve, ho avuto occasione di conoscere un individuo appartenente agli Orang Asli, cioè agli aborigeni locali (si tratta della guida che ci ha accompagnato nella giungla).
Secondo la guida, gli Orang Asli considerano lo Jarang Gigi una creatura reale, non una leggenda. Nel dirmi questo, ha proprio parlato degli Orang Asli in quanto gruppo, sottintendendo quindi che tutti loro sono convinti dell'esistenza dello Jarang Gigi. Mi ha poi spontaneamente raccontato che suo zio, anni fa, lo avrebbe addirittura visto cibarsi di una tartaruga in riva al fiume. Lo stesso zio sarebbe poi tornato al villaggio estremamente scosso e impaurito: questo stato d'animo gli avrebbe persino causato uno stato febbrile nei giorni successivi. Alcuni abitanti del villaggio si sono subito recati sul luogo dell'avvistamento, trovando soltanto un carapace vuoto.
La nostra guida descrive lo Jarang Gigi come simile ad un essere umano, ma ricoperto di lunghi peli bruni (lo ha definito il "loro" Big Foot). Secondo lui, l'anno scorso alcune persone del suo villaggio avrebbero trovato un'impronta enorme (molto vicino all'accampamento in cui io stesso ho dormito, nella giungla). Particolare molto interessante, che sembra in accordo con le informazioni raccolte da Heuvelmans: l'orma era molto simile a quella di un essere umano per quanto riguarda la forma, ma le dimensioni non erano compatibile con quelle tipiche degli individui della nostra specie.
In base a questa mia esperienza, mi sento di fare qualche considerazione:
- La nostra guida ci ha dimostrato di conoscere perfettamente la giungla, gli animali e le loro abitudini, riuscendo anche a cogliere differenze tra specie molto simili. Questa perfetta conoscenza dell'ambiente vitale è tipica degli Orang Asli, come ha ben spiegato Heuvelmans nel suo articolo sopraccitato. In effetti, sebbene il loro stile di vita abbia subito dei cambiamenti nel corso degli anni, essi vanno ancora a cacciare nel fitto della giungla e conoscere le diverse forme di vita è l'unico mezzo per poter sopravvivere.
- Sebbene la nostra guida sia nata e cresciuta nella giungla (adesso ha 28 anni), egli ha visto la tigre soltanto quattro volte in vita sua. Molte volte ha trovato sue tracce, invece. Se lo Jarang Gigi, come è probabile, fosse molto raro, non sarebbe affatto inverosimile che poche persone lo abbiano visto e qualcuna in più abbia trovato delle sue tracce. In fondo, diverse zone della giungla sono prive di qualunque sentiero e parecchio difficili da esplorare, quindi ci mettono piede soltanto gli Orang Asli per la caccia.
- Sebbene la guida possedesse un cellulare, dubito fortemente che gli Orang Asli portino delle fotocamere nella giungla durante le loro battute di caccia (sarebbero solo d'intralcio). Di conseguenza, non è nemmeno troppo illogico che non ci siano delle prove fotografiche convincenti. La guida ha comunque espresso la speranza che lo Jarang Gigi venga immortalato da una delle fototrappole che sono state piazzate nella giungla nell'ambito di un progetto di conservazione della tigre. A questo proposito, mi ha anche comunicato che qualche tempo fa sarebbe stata fotografata una tigre dal colore insolito (arancione, da quanto ho capito più scuro del consueto mantello), che lui ha definito come una nuova specie (io direi piuttosto, al limite, sottospecie). Per il resto, era comunque molto bene informato sui risultati del progetto di conservazione della tigre (mi ha detto che al momento gli esemplari nel parco sono 13) e mi sembra di aver capito che in qualche modo gli Orang Asli siano coinvolti. Per questo motivo, potrebbe essere interessante approfondire la questione della tigre insolita.
Spero di non aver dimenticato nulla. In caso contrario, provvederò a integrare le informazioni nel corso della discussione, che mi auguro sia ricca e interessante come di consueto.
Saluti.
Jimmy
Appena ieri sono rientrato da un viaggio in Malesia.
Durante il mio soggiorno, ho avuto modo di seguire parzialmente le orme di Heuvelmans, visitando lo Stato Johor, situato nella parte Sud della Malesia peninsulare.
In particolare, ho avuto la fortuna di affrontare un trekking nel Parco Nazionale Endau-Rompin, che farebbe parte dell'areale di distribuzione dello Jarang Gigi. Le riflessioni e gli indizi raccolti da Heuvelmans sono perfettamente riassunti nell'ultimo articolo della sua vita, pubblicato in anteprima mondiale proprio su Criptozoo (http://www.criptozoo.com/it/criptozoolo ... A8-tra-noi). Per questo motivo non mi dilungherò nel riassumere gli indizi dell'esistenza di questa creatura.
Mi interessa invece riportare quanto da me appreso direttamente sul posto. Sebbene il mio soggiorno sia stato breve, ho avuto occasione di conoscere un individuo appartenente agli Orang Asli, cioè agli aborigeni locali (si tratta della guida che ci ha accompagnato nella giungla).
Secondo la guida, gli Orang Asli considerano lo Jarang Gigi una creatura reale, non una leggenda. Nel dirmi questo, ha proprio parlato degli Orang Asli in quanto gruppo, sottintendendo quindi che tutti loro sono convinti dell'esistenza dello Jarang Gigi. Mi ha poi spontaneamente raccontato che suo zio, anni fa, lo avrebbe addirittura visto cibarsi di una tartaruga in riva al fiume. Lo stesso zio sarebbe poi tornato al villaggio estremamente scosso e impaurito: questo stato d'animo gli avrebbe persino causato uno stato febbrile nei giorni successivi. Alcuni abitanti del villaggio si sono subito recati sul luogo dell'avvistamento, trovando soltanto un carapace vuoto.
La nostra guida descrive lo Jarang Gigi come simile ad un essere umano, ma ricoperto di lunghi peli bruni (lo ha definito il "loro" Big Foot). Secondo lui, l'anno scorso alcune persone del suo villaggio avrebbero trovato un'impronta enorme (molto vicino all'accampamento in cui io stesso ho dormito, nella giungla). Particolare molto interessante, che sembra in accordo con le informazioni raccolte da Heuvelmans: l'orma era molto simile a quella di un essere umano per quanto riguarda la forma, ma le dimensioni non erano compatibile con quelle tipiche degli individui della nostra specie.
In base a questa mia esperienza, mi sento di fare qualche considerazione:
- La nostra guida ci ha dimostrato di conoscere perfettamente la giungla, gli animali e le loro abitudini, riuscendo anche a cogliere differenze tra specie molto simili. Questa perfetta conoscenza dell'ambiente vitale è tipica degli Orang Asli, come ha ben spiegato Heuvelmans nel suo articolo sopraccitato. In effetti, sebbene il loro stile di vita abbia subito dei cambiamenti nel corso degli anni, essi vanno ancora a cacciare nel fitto della giungla e conoscere le diverse forme di vita è l'unico mezzo per poter sopravvivere.
- Sebbene la nostra guida sia nata e cresciuta nella giungla (adesso ha 28 anni), egli ha visto la tigre soltanto quattro volte in vita sua. Molte volte ha trovato sue tracce, invece. Se lo Jarang Gigi, come è probabile, fosse molto raro, non sarebbe affatto inverosimile che poche persone lo abbiano visto e qualcuna in più abbia trovato delle sue tracce. In fondo, diverse zone della giungla sono prive di qualunque sentiero e parecchio difficili da esplorare, quindi ci mettono piede soltanto gli Orang Asli per la caccia.
- Sebbene la guida possedesse un cellulare, dubito fortemente che gli Orang Asli portino delle fotocamere nella giungla durante le loro battute di caccia (sarebbero solo d'intralcio). Di conseguenza, non è nemmeno troppo illogico che non ci siano delle prove fotografiche convincenti. La guida ha comunque espresso la speranza che lo Jarang Gigi venga immortalato da una delle fototrappole che sono state piazzate nella giungla nell'ambito di un progetto di conservazione della tigre. A questo proposito, mi ha anche comunicato che qualche tempo fa sarebbe stata fotografata una tigre dal colore insolito (arancione, da quanto ho capito più scuro del consueto mantello), che lui ha definito come una nuova specie (io direi piuttosto, al limite, sottospecie). Per il resto, era comunque molto bene informato sui risultati del progetto di conservazione della tigre (mi ha detto che al momento gli esemplari nel parco sono 13) e mi sembra di aver capito che in qualche modo gli Orang Asli siano coinvolti. Per questo motivo, potrebbe essere interessante approfondire la questione della tigre insolita.
Spero di non aver dimenticato nulla. In caso contrario, provvederò a integrare le informazioni nel corso della discussione, che mi auguro sia ricca e interessante come di consueto.
Saluti.
Jimmy
Ultima modifica di Jimmy il 16/08/2016, 10:13, modificato 3 volte in totale.