Beh, senz'altro eccezionale visto che la sottospecie in questione non esiste più!
O meglio: al momento il consenso tassonomico è che tutte le vecchie sottospecie di leone provenienti dall'Africa meridionale, inclusa P. leo krugeri, siano da riunirsi in una sola sottospecie P. leo melanochaita. La classificazione dei grandi felini negli ultimi anni è stata molto rivista, inclusa la parentela tra le varie specie del genus Panthera.
All'interno della sottospecie P. leo melanochaita vi è almeno una popolazione, originaria della Riserva Privata di Timbavati (da cui talvolta sconfina nel Parco Kruger), che è l'unica ad esibire una tendenza al leucismo. Quali appunto questi appena nati.
Su questa popolazione di leoni sono state imbastite una miriade di storielle, che variano dal truculento al saccarino, al punto che è diventato impossibile tracciare la storia dei leoni leucistici prima che iniziassero ad arrivare nei giardini zoologici europei durante gli anni '70.
Dagli esami medici e genetici è praticamente sicuro che una buona parte dei leoni leucistici attualmente viventi sono stati "prodotti" tramite incroci selettivi, ma da chi e dove non si sa.
Tranquilli, non ho intenzione di chiamare in causa gli alieni di Voyager!
Timbavati è proprietà privata dagli anni '50 e come tale l'accesso è ristretto. L'esistenza dei leoni bianchi in questa riserva è stata resa nota solo negli anni '70 e c'è il forte sospetto che i proprietari abbiano avuto tutto il tempo per dare una mano al leucismo dei loro leoni...