Questo è uno degli animali in questione:
Ridotto in soldoni il dilemma è questo: i gatti della Foresta di Asco sono "semplicemente" gatti selvatici europei (Felis sylvestris sylvestris) con una diversa colorazione, sono gatti selvatici africani (F. sylvestris lybica) arrivati qui in modo ignoto o sono i discendenti rinselvatichiti dei gatti domestici portati qui da mercanti e coloni provenienti dal Medio Oriente?
Ogni teoria ha i suoi sostenitori ma l'ultima al momento è quella più gettonata, come col muflone.
Penso che il problema principale nasca dal nome corsicano dell'animale (Ghiattu-volpe, il corsicano altro non è che Toscano medievale), che non viene da chissà quale caratteristica misteriosa dell'animale ma dal suo colore e soprattutto dalla sua abilità nel razziare i pollai, pari a quella di una vecchia volpe.
Probabilmente qualcuno ha letto il trafiletto di France-Presse e ci ha costruito su una creatura inverosimile.