https://www.youtube.com/watch?v=acBVSsMbq5Q
Probabilmente un tempo la Contea di Nandi era coperta da una foresta equatoriale, dove si erano evoluti milioni di anni fa alcune specie di ursidi, con il tempo la foresta è scomparsa lasciando posto alla savana mettendo a dura prova la sopravvivenza dell'orso nandi. Come è successo per l'orso bruno dei Gobi che viveva un tempo in estese foreste, si è ritrovato con il passar del tempo a sopravvivere nel deserto; questo ha comportato una forte diminuzione degli individui di questa popolazione di ursidi per le scarse risorse alimentarie si è dovuto ad adattarsi a nutrirsi di insetti, carogne, tuberi e alla scarsità di acqua. All'orso nandi gli è probabilmente toccato la stessa sorte. Ecco il motivo che secondo me non è facile incontrarlo, perchè si è rarefatto in quando non ha avuto il tempo di adattarsi al drastico cambiamento del suo habitat.
Forse sono rimasti pochissimi esemplari e sono diventati notturni e si sono dovuti ad adattare a vivere in zone remote lontano dagli esseri umani. Solo in caso di contatto ravvicinato nell'animale si svegliano antichi comportamenti, e così attacca il bestiame o le persone forse anche perché spaventato o a causa di un incontro troppo ravvicinato. L'orso labiato per esempio a causa della sua bassa vista si trova spesso all'improviso in contatto con le persone o attraversa un villagio. La gente lo aggredisce per allontanarlo ed essendo imprevedibile come altre specie di ursidi non esita di aggredire e anche uccedere le persone; Infatti insieme al rinoceronte indiano è tra gl animali più pericolosi dell'India, del Nepal, del Buthan e dell'Isola del Sry Lanka; questa notizia lo sentito qualche decennio fa al documentario intitolato Mondo di Quark condotto su Rai uno da Piero Angela e nel documentario intitolato nel Regno degli animali su Rai tre, condotto dall'entmologo, zoologo, etologo Giorgio Celli.
Quindi lo stesso comportameto potrebbe essere attribuito all'orso nandi.
Il Capitano Vittorio Bottega, nella Somalia meridionale, il 25 febbraio 1893, avvistò insieme ai suoi soldati un animale stranissimo con una statura, pelame, simile a quella di un orso nero che camminava ritto con le zampe posteriori
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Quale animale con tali caratteristiche e comportamenti con tali dimensioni possono ricordare oltre all'orso? Il tasso del miele è troppo piccolo per ricordare l'orso nero, la iena non si alza con le zampe posteriori, solo il babuino. Quindi per me i canditati sono due: o è una specie di orso africano subsariano sopravvissuto o è un grosso babbuino preistorico
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Williams Jeffri, Naturalista insieme a un ragazzo nativo, ha avvistato un animale che stava ritto con le zampe posteriori e corse verso la montagna, aveva una coda piccola e ricordava un orso.
Il naturalista mostrò qualche settimana dopo al ragazzo che stava con lui un libro che parla delle specie di animali che vivono in varie parti del mondo, giunti all'orso bruno il ragazzo indicò che si trattava proprio di questa specie. Il ragazo nativo conosceva bene gli animali del suo paese e quindi non poteva confondersi. I coloni europei potevano confondersi, non i nativi. Secondo i missionari tedeschi una popolazione indigena identificava il nando con un grosso babuino. I nativi conoscevano bene la loro fauna e flora perchè vivevano in contatto con la natura e vivevano di ciò che essa produceva oltre a saper conoscere e difendersi dai pericoli.
Ora, se, si tarattava, di un grosso babuino o di un orso poco importa, la cosa che importa che i nativi conoscevano un animale che era raro e notturno, diverso da altre specie, che viveva in Africa, sconosciuto dagli europei, i quali non vivevno più in contatti con la natura da molti secoli, non potevano avere la distrezza di osservazione della natura come lo avevano gli indigeni
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Molte cose sfuggono all'occhio europeo; gli aborigeni dell'Australia sono in grado di leggere le tracce degli animali lasciati sulla sabbia del desero, della savana e delle foreste, tanto che la polizia locale deve ricorrere a loro per scoprire eventuali impronte di persone scomparse o di criminali.
Questo per far capire la differenza che passa da noi europei e gli indigeni. Io credo al nando perché lo conoscevano i nativi
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Fonte: Bibliografia gli animali grande enciclopedia illustrata istituto Geografico De Agostini volume1 i mammiferi stampato in Italia IGDA Officine Grafiche Novara 1989
Gli animali riuniti nella famiglia degli ursidi sono molto simili tra di loro e sono facilmente riconoscibili; la loro evoluzione ebbe inizio durante il terziario superire, più di 15 milioni di anni fa, nell'emisfero boreale e le loro specie attuali si trovano equamente distribuite nel Nuovo e nel Vecchio Mondo. Alcune specie che avevano colonizzato l'Africa equatoriale si sono completamente estinte
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Ho trovato molto interessante questa notizia di zoologia pubblicato dall'Istituto Geografico De Agostini nel 1989 perché parla di più di alcune specie di orsi che avevano colonizzato l'Africa equatoriale.
La mia riflessione è questa: se nell'Africa equatoriale si sono evoluti alcune specie di ursidi, perché non avrebbero dovuto colonizzare anche l'Africa orientale? Come: la Tanzania e il Kenya; non conosco il clima dell'Africa orientale migliaia o milioni di anni fa, quando si sono evoluti gli orsi. Bisognerebbe intervistare un climatologo esperto per capire, se arebbe potuto ospitare una popolazione di orsi. Gli orsi sono molto adattabile al clima, ci sono popolazioni di ursidi della specie ursus arctos arctos che si sono adattati a vivere nelle zone aride come l'orso dei Gobi, o l'orso bruno della Siberia che si è adattato a vivere nelle regioni fredde.
L'orso dagli occhiali lo si trova dalle Ande fino alla foresta equatoriale Amazzonica in Perù, Bolivia, in Colombia
. E'un animale onnivoro, o addirettura insettivoro come lo è l'orso labiato giocoliere.
Quindi anche se le risorse alimentari cambiano nel tempo gli orsi sono in grado di evolversi adattandosi alle nuove risorse alimentari, come è successo con l'orso labiato che si è adattato a una dieta insettivora
. Ho sentito una volta anni fa da Giorgio Celli l'entmologo, etologo, zoologo, che conduceva il documentario su Rai Tre intitolato nel Regno degli animali che l'orso labiato o giocoliere è imparentato con l'orso nero asiatico e successsivamente si è evoluto e separato dal cugino tibetano adattandosi a una dieta insettivora cambiando molto l'aspetto, i denti
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Perchè non avrebbe dovuto succedere anche per qualche specie di urside equatoriale dell'Africa?
Se qualche specie si è adattata a vivere mangiando anche gli insetti e occasionalmente per motivi diversi e sconosciuti gli vengono gli estinti primordiali uccidendo e nutrendosi di bestiame o uccidendo qualche persona per poi sparire di nuovo, nutrendosi di erbe e di insetti, quindi scomparendo dagli avvistamendi, nascondendosi in impervie montagne e derupi o in foreste lussereggianti e sperdute e divendando notturno. Forse è diventato anche raro, chi sa per quale motivo?
L'improviso e drastico cambiamento del suo habitat dovuto ai pastori? Oppure a un cataclisma. Solo gli esemplari, probabilmente più forti sono stati capaci ad arrivare fino a noi.